giovedì 6 novembre 2008

A PROPOSITO DI COERENZA E CHIAREZZA


Ieri sera, 6 novembre, il sindaco di Castelfrentano Emilio Nasuti, candidato alla Regione con il PDL, ha tenuto un comizio ed ha detto con grande chiarezza la sua contro il centro oli ed il declassamento dell'Abruzzo in distretto petrolifero.
In realtà già in precedenza Emilio Nasuti era stato molto chiaro a proposito anche nella sua veste di presidente dell'Unione dei Comuni e le sue argomentazioni sono state rinforzate dall'intervento del senatore Fabrizio Di Stefano, presente al comizio e chiaramente contrario.
Poi è arrivato Gianni Chiodi, il candidato alla presidenza del PDL e nel suo intervento non ha fatto nessun riferimento al centro oli.
Al comizio era presente anche un fiduciario di Nuovo Senso Civico, Pino Valerio, che ha avvicinato il candidato presidente Gianni Chiodi e gli ha chiesto la sua posizione in merito. La risposta di Gianni Chiodi è stata in sintesi la seguente:
" ... è una situazione molto delicata, io personalmente sono contrario ma esistono importanti accordi trasversali e l'ENI è molto potente e non possiamo perdere una grande occasione di sviluppo per far crescere l'Abruzzo...".
Lasciamo a voi ogni commento in merito alla mancanza di chiarezza e soprattutto di indipendenza di pensiero del personaggio che a Roma il partito di governo (non gli abruzzesi) ha scelto come candidato alla presidenza regionale; Gianni Chiodi praticamente smentisce quanto afferma sia il candidato Emilio Nasuti che il senatore Fabrizio Di Stefano, il maggior rappresentante abruzzese dello schieramento suo alleato.
Noi pensiamo che se Gianni Chiodi ed il PDL vogliono il voto degli abruzzesi e non mettere in discussione la credibilità dei suoi alleati lui personalmente, in qualità di candidato alla presidenza, deve dire chiaramente qual'è la posizione del PDL in merito al centro oli ed al declassamento del porto di Ortona in porto petrolifero, quali sono questi accordi trasversali di cui lui ed i suoi alleati parlano e da chi e con chi sono stati presi, che cosa intende fare per bloccare la costruzione del centro oli e dei suoi annessi.
Deve inoltre dire chi sta finanziando la sua campagna elettorale e se tra questi finanziatori ci sono persone, enti o realtà riconducibili all'ENI, al presidente della Confindustria abruzzese Calogero Marrollo, alle aziende che hanno interessi nella costruzione del centro oli e/o nella gestione del porto di Ortona.
Noi crediamo che oltre che a noi, sudditi con la velleità di diventare cittadini, queste risposte le deve dare anche ai suoi alleati.
Perché a quanto ci risulta nelle democrazie si fa così.

PER ESSERE CERTI CHE IL CANDIDATO DEL PDL FOSSE INFORMATO SU QUESTE RICHIESTE ABBIAMO PROVVEDUTO AD INVIARGLI LA SEGUENTE EMAIL DI CUI RENDEREMO PUBBLICA L'EVENTUALE RISPOSTA.

Gentilissimo signor Gianni Chiodi,
sono l'autore del video Il Ritorno di Attila che lei, nella sua qualità di candidato alla difesa degli interessi della regione Abruzzo avrà sicuramente visto; questo video negli ultimi mesi ha mosso la coscienza civile di decine di migliaia di abruzzesi ed ha generato un movimento traversale agli schieramenti politici, chiamato Nuovo Senso Civico, di cui sono presidente ed è in questa veste che le scrivo.
Nuovo Senso Civico si batte per la trasparenza politica e contro il declassamento della nostra Regione in distretto petrolifero ed in territorio di discariche per lo smaltimento della spazzatura altrui, perché come lei ben saprà dove c'è degrado ambientale ed inquinamento la democrazia langue e la corruzione e la malavita organizzata prosperano.
Purtroppo per noi cittadini e per la sua immagine di candidato la sua posizione in merito a questi argomenti è quanto meno ambigua e per fugare ogni dubbio io le chiedo formalmente a nome dei nostri aderenti quanto segue:

  • qual'è ufficialmente la sua posizione e quella del PDL in merito al centro oli ed al declassamento del porto di Ortona in porto petrolifero;
  • cosa intende per situazione delicata e quali sono gli accordi trasversali di cui lei parla in merito al centro oli e da chi e con chi sono stati presi;
  • chi sono i sostenitori della sua campagna elettorale e se tra questi ci sono persone, enti o realtà riconducibili all'ENI, al presidente della Confindustria abruzzese Calogero Marrollo e alle aziende che hanno interessi nella costruzione del centro oli e nella gestione del porto di Ortona;
In attesa di una sua gradita ed ambita risposta chiarificatrice la ringrazio per la sua cortese attenzione.
Antonello Tiracchia



7 commenti:

  1. è inutile insistere con il PdL o comunque sulla posizione complessiva di questo schieramento politico e di chi lo rappresenta. Magari all'interno c'è qualcuno contrario al centro oli ma verrà messo a tacere.

    Il problema ora è far capire alla gente che il PdL senza dubbio non farà nulla contro il centro oli, anzi!.

    In giro c'è tantissima disinformazione. Bisogna far passare la linea di chi è a favore e di chi è contro la petrolizzazione dell'abruzzo in modo chiaro e netto: non possiamo permetterci di far disperdere voti grazie alle fumosità delle affermazioni dei canditati e alla poco informazione che c'è in giro.

    Pare chiarissimo chi è a favore, o quanto meno non si espone, e chi è contro.

    E non tocca fare troppo gli schizzinosi: la nostra speranza passa da queste elezioni regionali. Un voto sbagliato, magari dettato dalla solita guerra fra noi poveri, sarà la strada diretta alla fine di tutte le lotte che sono state fatte sinora.

    Ciao

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  2. Antonello,

    molto bene... allora adesso ha diverse mail a cui rispondere, la tua, quella di MR e la mia.

    Invito tutti a scrivergli, deve capire cosa la gente vuole ma soprattutto non vuole.

    Degli 'interessi trsvarsali' ce ne sbattiamo. C'e' un solo interesse che deve fare: quello dei cittadini. Non delle imprese.

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  3. scusate se torno sull'argomento.

    La mia riflessione è questa: meglio un canditato, e molti dei suoi compagni, che si è praticamente dichiarato a favore (vedi PdL) e che è legato a doppio filo con gli interessi di Roma o meglio un canditato, magari un po' "distratto" ma che si è impegnato formalmente (vedi Costantini)?

    o c'è una terza via?

    guardando i canditati alle poltrone regionali, ci sarebbero piu' ostili se vincesse il PdL o se vincesse il PD/IdV?

    E' chiaro che la lotta continua dopo le elezioni, ma un consiglio regionale già più orientato "contro" invece che "pro" è già un punto di partenza.

    Insomma, per essere brevi, sarebbe il caso che "essere contro il centro-oli" diventasse sinonimo di una scelta politica, in questo frangente, perchè la lotta è soprattutto in quel terreno.

    Ciao

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  4. credo che costantini offra maggiori garanzie per chi non vuole il centro oli.

    Ti immagini Berlusconi che chiama Chiodi e che dice: il centro oli si deve fare punto e basta.

    Cosa pensi che chiodi potra' rispondere dopo che Berlusconi stesso lo ha messo su quella poltrona ?

    Ricorda che il governo Berlusconi ha appena dichiarato l'Abruzzo come 'regione di interesse minerario' e sta approvando tutti i permessi presentati dalle compagnie petrolifere.

    Certo non tutti sono santi dalla parte di costantini, ma e' importante avere uno schieramento slegato dal governo che sia libero di dire no e che non debba portare riconoscenza al governo.

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  5. Sono d'accordo con Wanadobee, votiamo il meno peggio! Io sono convinto che la battaglia contro il centro oli ed annessi e connessi inizierà dopo le elezioni, quello che accade adesso è in gran parte fumo negli occhi. Noi (Nuovo Senso Civico)siamo convinti che se riusciamo a costituire un movimento di migliaia di persone preparate e motivate avremo più possibilità di essere ascoltati. Stiamo lavorando per questo obiettivo ed ogni giorno succede qualcosa di nuovo e di positivo.

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  6. Dobbiamo snidarli! Sia quelli di destra che di sinistra! Andiamo dove il politico di turno fa il comizio elettorale e chiediamoglielo direttamente: cosa ne pensa del centro oli?...E se non c'é la possibilità del contraddittorio andiamo a manifestare pacificamente la nostra contrarietà all'Abruzzo petrolizzato con striscioni e manifesti: qualche giornalista si accorgerà di noi! Magari per il timore di perdere consensi, valuteranno la questione diversamente!

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  7. anche io penso che occorra turarsi tutto il turabile e votare per il meno peggio, in questo caso costantini.

    chiodi finora non ha davvero preso posizioni nette e quel poco che ha detto
    e' piuttosto da favorevole all'abruzzo petrolizzato, oppure da timida femminella. Entrambe le posizioni sono sbagliate.

    Qui ci vuole un no netto. Concordo, rompiamo le scatole a tutti in questi tempi di campagna elettorale, e soprattutto non facciamoci abbindolare dalle ideologie. Destra e sinistra significano ben poco di fronte a tumori e malattie che verra' a tutti che non conoscono colori politici.

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